La Biblioteca Erica è il simbolo della centralità che la cultura ha nella Città di Capaccio Paestum. Un importante luogo di incontro, di confronto e di scambio culturale, uno spazio in grado di apportare un importante contributo alla crescita di ognuno, tanto personale quanto civile. A pochi giorni dalla sua apertura, la nuova Biblioteca Erica di Capaccio Paestum, inaugura la stagione culturale con due eventi di eccezionale valore che testimoniano quanto profondo possa essere il legame tra arte e letteratura, tra narrazione testuale e narrazione iconica: La mostra “Dorico di mare 2013-2021”, che insieme allo speciale monografico “Sergio Vecchio. Viaggiatore senza tempo”, testimonia il profondo apprezzamento dell’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum per questo artista poliedrico e raffinato che la nostra città ricorda con stima ed affetto; La firma della prestigiosa Convenzione tra la Città di Capaccio Paestum e la Fondazione Bellonci, con la quale si avvia un percorso triennale di collaborazione che trasformerà Biblioteca Erica in un vero e proprio presidio del celebre Premio Strega; Arte contemporanea e letteratura si fondono dunque, contribuendo a sottolineare, ancora una volta, il profondo legame della Città di Capaccio Paestum con la cultura e l’espressione artistica in ogni sua forma.
Sergio Vecchio (Paestum, 1947 – 2018). Paestum è per lui terra natia e luogo dell’anima, fonte inesauribile di ispirazione estetica, dove lavora nel suo atelier tra pittura, scritture ed elaborazione grafica, particolarmente sui temi della Magna Grecia, e dove invita e accoglie artisti di fama internazionale. Studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, iniziando giovanissimo un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Partecipa alla X Quadriennale di Roma (1975), espone alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Ancona (1978), e nel 1982 partecipa alla mostra “Immaginario Riflesso”, curata da Massimo Bignardi, esposizione itinerante allestita prima presso il Chiostro dell’ex convento SS. Pietà di Teggiano (Sa), poi nel Museo Provinciale di Salerno, agli Antichi Arsenali di Amalfi (Sa) 1983 ed infine a S. Leucio (Ce). Nel 1958 in una personale a Milano è notato da Lisa Licitra Ponti che ne scrive in modo lusinghiero su Domus; nel 1984 su segnalazione del famoso critico d’arte Pierre Restany è inserito nel Catalogo Generale della Grafica Italiana dell’Arte Mondadori. Nello stesso periodo, in collaborazione con il Laboratorio di Nola (una delle più importanti calcografie d’Italia), realizza cartelle di incisioni con le quali è invitato a prestigiose rassegne del settore in Italia e all’estero (Galassia Gutemberg, Napoli 1992; Mostra del libro d’Arte, Firenze, Pavia, 1993; Museo d’Arte Contemporanea, L’Aquila 2002; Soirée Cicliste, Roma 2003, ecc). Lavora su supporti che variano nel tempo, tela, iuta, ceramica, fino alla scoperta delle carte di Acireale, carte fatte a mano, di spessore sostenuto, che tratta con tecniche miste, olio, carboncino, catrame, fissandovi guerrieri, muse, animali, architetture fino ad arrivare agli strumenti, agli attrezzi agricoli. Vi lavora daglianni Novanta, durante lunghi soggiorni in Sicilia, dove espone in mostre collettive e personali. Alla fine del decennio e negli anni Duemila è invitato a varie esposizioni negli Stati Uniti, tra le quali le personali alla Rogers Gallery di Washington (1999 e 2001), al Center for the Creativ Arts in Virginia (2003), alla Monica Art in Atlanta (2006). Nel 2011 il Comune di Salerno gli commissiona la pavimentazione dell’antica chiesa dell’Annunziata e, nello stesso anno, è invitato al Padiglione Italiano della 54aBiennale di Venezia. Molto apprezzato dai migliori critici d’arte, le sue opere si trovano in collezioni private e gallerie d’arte in Italia e all’estero.